Quando parlo di social network ed accenno al fatto che non c’è solo Facebook la gente mi prende per alieno e inizia a guardarmi con occhi diversi.
Beh il post di oggi serve a spiegare che esistono anche altri social network oltre al famossimo Facebook…eccoli qui:
MySpace
MySpace è stato forse il primo social network diffuso in tutto il mondo. Nato negli U.S.A. nel 2003 permette agli utenti di avere un proprio spazio on-line stile blog, avere amici, aggiungere fotografie, video, ecc…
In Italia MySpace (abbreviato My____) è arrivato nel 2007 ed ha avuto rapidamente successo, grazie ad un tasso di crescita pari ad un utente ogni 5 secondi! Particolarmente apprezzato dai gruppi musicali (70.000) ha chiuso la sua sede in italiana nel 2009 a causa della concorrenza spietata di Facebook. Pare che nel 2012 sia rinato grazie alla nuova iscrizione di alcuni milioni di utenti ed alla volontà della società (compartecipata dall’attore Justin Timberlake) di diventare principalmente un social network dedicato al mondo giovanile della musica.
(Forse) nato dalla controversa e geniale mente di Mark Zuckerberg, studente dell’università di Harvard, è diventato in pochissimo tempo IL social network per eccellenza. L’idea nasce nel 2004 per gestire la sola rete sociale del campus del Massachussets, ma si diffonde rapidamente in tutte le università d’America grazie alla sua semplicità di utilizzo e funzionalità (bacheche, foto, video, commenti, like, eventi, ecc…). Un altro punto di forza è sicuramente l’uptime dei server: pare sia molto difficile trovare problemi alla struttura di FB.
Twitter nasce nel 2006 ma diventa famoso (in Italia) soprattutto nel corso del 2010 ed esplode a inizio 2011 venendo utilizzato come strumento di passaparola e sollevamento popolare durante le “rivoluzioni” arabe. È una piattaforma di microblogging, permette, cioè, di pubblicare brevi contenuti composti al massimo da 140 caratteri (meno di un SMS). La sua fortuna deriva dall’aver cambiato la frase in cui si invitano gli utenti a pubblicare contenuti: inizialmente era “Cosa stai pensando” (un po’ come sulla bacheca di Facebook), ma venne sostituito con “Cosa sta succedendo” rendendo la piattaforma una sorta di occhio vigile sui fatti del Mondo, tanto che ormai è diventato per molti internauti il principale strumento di informazione. Pare abbia raggiunto i 500 milioni di utenti attivi globalmente ed ha un valore stimato in più di 8 miliardi di dollari.
Il “gioiellino” del 2009 ha superato i 22 milioni di utenti nel 2011 nella sola Europa ed è sempre più diffuso, grazie alla professionalità ed ai servizi che offre. Nato per garantire relazioni professionali è utilizzatissimo dagli head-hunters e da chi cerca lavoro, ma anche da chi è alla ricerca di partner e clienti. La sua peculiarità, oltre a permettere l’inserimento delle posizioni lavorative ricoperte e del proprio curriculum vitae, è quella di consentire le “raccomandazioni“, cioè brevi testi descrittivi dell’attività che abbiamo svolto. Ovviamente non è possibile inserire auto-raccomandazioni, ma se lavoriamo bene i nostri collaboratori/partner/clienti scriveranno recensioni sul nostro conto e modus operandi. Altra specifica degna di nota è la possibilità di creare gruppi a tema, specifici per alcuni ambiti lavorativi: ce ne sono già un mucchio, ma se volete potete crearne di nuovi 🙂
Per quanto riguarda la popolazione di LinkedIn negli U.S.A. la diffusione è capillare e nel mondo è in rapida diffusione. Gli uomini (59%) superano di gran lunga le donne, e le fasce con più membri sono quelle dei 25-34enni e dei 35-54enni (entrambe col 36%). I settori con più iscritti risultano essere l’hi-tech (17%), la finanza (14%) e la manifattura (10%). Le funzioni maggiormente presente sono quelle legati alla vendita (12%), all’insegnamento (10%) e all’amministrazione (10%).
FourSquare
Il “fenomeno web” del 2011 per eccellenza, ha il merito di aver portato la geo-localizzazione in ambito social grazie ai dispositivi dotati di GPS. Il funzionamento è semplice: una volta raggiunto un luogo (casa, scuola, cinema, ufficio, …) si esegue il “check-in” e si guadagnano punti che ci posizioneranno in una classifica insieme ai nostri amici. Deve la sua fortuna alla mini-rivoluzione che ha subito nel 2010, nella quale sono state aggiunte una serie di funzionalità di tutto rispetto: badge, premi virtuali, liste di luoghi, consigli da lasciare ad altri utenti che raggiungeranno il luogo, ecc… Le dinamiche di gioco concorrenziale tengono gli utenti legati alla piattaforma…devo dire che dopo un po’ anche io ho cercato di abbandonarlo, ma non volevo che i miei amici mi rubassero alcune “mayorship” (luoghi dei quali sono diventato mayor, cioè sindaco a suon di check-in)!
Il trend del 2012 pare essere segnato dal prepotente arrivo di Pinterest, social network per la condivisione di immagini. Super-integrato con Facebook (tanto che alcuni pensano essere una società fantasma di Mark Zuckerberg) ha superato gli 11 milioni di utenti a inizio 2012. Prediletto dal pubblico femminile (negli U.S.A., in Italia pare essere preferito dagli utenti di sesso maschile) permette di avere una bacheche suddivise per interessi personali. All’interno di ogni bacheca si aggiungono immagini personali oppure si “pinnano” (dall’inglese “pin” cioè “puntina”) immagini di altri utenti. Molto comodo per poter vedere il gradimento delle immagini che condividiamo.
Google +
Google Plus è stato dato alla luce a metà 2011 dal colosso di Mountain View per inserirsi nel mondo dei social network dopo alcuni tentativi falliti (primo fra tutti Google Buzz). Grafica semplice e gradevole, segue le linee guida di Facebook, ma con alcune differenze: la principale funzionalità è quella di poter creare “cerchie di amici” per poter condividere contenuti specifici a seconda dei target che si desiderano raggiungere. Il livello di privacy è molto alto, ma Google ha recentemente cambiato le proprie policy su tutti i servizi, al fine di fornire una migliore esperienza per gli utenti che desiderano integrare le decine di servizi offerti da BigG. Google+ permette di effettuare video-ritrovi con le proprie cerchie, giocare, integrare YouTube e le News. Si prevede che alla fine del 2012 raggiunga i 400 milioni di utenti, ma l’utilizzo non è ancora così massivo come per Facebook. A gennaio 2012 Google ha annunciato di voler rendere maggiormente rilevanti i dati di G+ nelle ricerche degli utenti, al fine di spingere le aziende ad utilizzare maggiormente questo social network ed il suo distintivo bottone “+1”.